Origine e diffusione
La Aberdeen Angus è una razza bovina da carne originaria della contea di Aberdeen nel nord-est della Scozia, da cui prende il nome. Le prime tracce dell’esistenza di questo bovino risalgono a circa due secoli fa, intorno alla metà del XVIII secolo. Il suo allevamento si è sviluppato nella prima parte del XIX secolo da bovini allevati nel nord-est della Scozia in cui predominava il mantello nero e l’assenza di corna, conosciuti localmente come “doddies” (senza corna) e “hummlies” (ronzatori).
L’Angus si contraddistingue per la sua rusticità, l’adattabilità al pascolo, la resistenza alle intemperie ed alle malattie, tutte caratteristiche che ne hanno favorito la diffusione in molte aree del pianeta tra cui principalmente: Stati Uniti, America Latina, Regno Unito, Australia, Irlanda, Nuova Zelanda e Portogallo.
La carne di questa razza, nota nel mondo per la tenerezza ed il sapore, deve la sua peculiarità alla speciale infiltrazione del grasso di marezzatura nelle masse muscolari.
Az. Agr. Serra Antonio
Evoluzione e miglioramento genetico
Nel 1862 viene costituito in Scozia il primo Libro Genealogico e, poco più tardi, nel 1879, la Società degli Allevatori, tuttora attiva sul territorio. La creazione della razza è da ricondursi agli sforzi di tre possidenti ed allevatori dell’epoca:
- Hugh Watson, che avviò l’allevamento nella fattoria di Keillor nella Contea di Angus (Scozia) nel 1808. Raccolse un ampio numero di capi e selezionò i bovini con caratteristiche e qualità simili.
- William McCombie, che acquistò nel 1824 la fattoria di Tillyfour nell’Aberdeenshire (Scozia), costituendo una mandria in cui predominava la linea di sangue proveniente da Keillor.
- Sir George Macpherson-Grant, che ereditò nel 1861 la Tenuta di Ballindalloch (Scozia), dedicandosi al miglioramento della razza per più di 50 anni.
Mr Beefy – Az. Agr. Placido Massella
Obiettivi e schema di selezione
Lo schema selettivo dell’Angus viene gestito, in Italia, dall’Anacli – Associazione Nazionale degli Allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine Italiane – nell’ambito del programma dedicato alle “Razze estere a limitata diffusione in Italia”.
Il libro genealogico per le razze estere è chiuso, ha solamente la sezione principale (a differenza di quelli delle razze autoctone che hanno anche la sezione supplementare) e consente di iscrivere solamente gli animali che hanno genealogie note, ovvero figli di animali nati da genitori stranieri con certificato zootecnico e padre abilitato alla monta, oppure figli di animali nati in Italia già iscritti alla sezione principale.
Consistenze
In Italia i capi di razza Aberdeen Angus presenti risultano essere 2702 e sono distribuiti in 75 allevamenti ubicati in 14 regioni.
Fonte: ANACLI
Attenzione: per “soggetti non iscritti” si intendono animali che sono stati inseriti senza genealogia in quanto non ancora in possesso del certificato zootecnico oppure figli di tori che ancora non sono stati abilitati alla monta. Nel momento in cui verranno inserite le genealogie, oppure quando sarà abilitato il padre (quindi dopo che verrà abilitato il padre oppure inserite le genealogie), verranno anche questi iscritti alla sezione principale.
Valutazione morfologica
L’Aberdeen Angus è un bovino di medio – piccole dimensioni e generalmente privo di corna in quanto portatore del gene “polled” (vedi il nostro articolo “Animali polled: un contributo per il benessere animale?“)
Nonostante la mole contenuta raggiunge dei pesi importanti: le femmine possono arrivare a 750 kg e i maschi a 1 100 kg, e si caratterizza per un’ottima attitudine materna, versatilità ed adattabilità a tutti i tipi di pascolo, nonché ottima fertilità e longevità. Il temperamento è docile e ciò la rende facilmente gestibile nell’allevamento.
Mr Beefy – Az. Agr. Placido Massella
Caratteristiche morfologiche
Lo standard di razza prevede i seguenti requisiti:
Taglia: medio-piccola.
Mantello e pigmentazione: pelle soffice, elastica e di spessore moderato; mantello di colore nero con peli soffici e fitti, abbondanti stagionalmente con tinta rossiccia all’estremità nella stagione invernale. Ammesso il colore rosso e la presenza del bianco, in grado minore, nella zona addominale dietro l’ombellico.
Testa: piccola, mascolina e di media grandezza nel toro; gentile, con fronte larga piuttosto corta nella vacca; occhi grandi e vivaci; orecchie di media grandezza, portate alte, ben coperte da peli e frangiate sul bordo interno; narici larghe e aperte; mascelle forti e robuste; musello ampio; completa assenza di protuberanze o corna rudimentali e sincipite definito; mucose e cute pigmentate nere.
Anteriore: collo di media lunghezza sottile nelle femmine e muscoloso nei maschi; spalle larghe e muscolose; torace ampio e profondo; giogaia pulita senza sviluppo di carne; arti robusti e con appiombi regolari; piedi con unghioni resistenti.
Linea dorsale: diritta e muscolosa; lombi larghi e robusti; ventre arrotondato;
Groppa: lunga, larga e muscolosa; testa della coda a livello con il dorso e di buona lunghezza.
Arti posteriori: appiombi regolari; coscia carnosa verso la gamba; garretti larghi; piedi con unghioni ben conformati.
Caratteri sessuali: mammella ampia e ben attaccata; quarti regolari; capezzoli di media grandezza e posizionati ordinatamente; scroto con testicoli in misura e posizione normale.
Az. Serra Antonio
Difetti che causano impedimento all’abilitazione come riproduttori:
- Colore diverso dal nero o dal rosso;
- Colore chiaro delle mucose e della cute;
- Presenza di protuberanze o corna rudimentali;
- Pigmentazione marcatamente diversa da quella tipica.
Fonte: ANACLI
Un particolare ringraziamento a Salvatore Contini dell’Associazione Nazionale Allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine Italiane (A.N.A.C.L.I.) per le informazioni tecniche, e alle aziende agricole Serra Antonio e Placido Massella (“Mr Beefy”) per la gentile concessione delle foto.
